L’arte dello scomporre

Sono in viaggio per Roma e ti scrivo dal treno. I viaggi non sono propriamente il mio forte, ma ho adottato ottime tecniche passatempo (gli acquerelli sono sempre con me nello zaino) godendomi l’attesa dell’arrivo.

In questo ultimo periodo ho sperimentato molto, mi sono approcciata a nuove tecniche espressive (tra cui lo studo dello sketch con la penna) e ho abbandonato piu’ volte la mia zona di confort. A volte è piacevole , a volte è faticoso. Ho continuato con il decluttering (te ne ho parlato qui) e in particolare questo mese ho fatto una bella cernita dei miei vecchi acquerelli prodotti in questi ultimi anni. Ho valutato cosa tenere e cosa no, cosa mi rappresenta e cosa non voglio parli di me. Nel percorso artistico di una persona è importante conservare anche i lavori passati, perchè ci aiuta a comprendere la nostra evoluzione. Però come in altri ambiti della vita credo anche che sia importante saper  lasciare andare.

Partendo da qui ho raccolto diversi disegni e ovviamente per la mia filosofia “zero waste” ho voluto produrne strisce per le prove colore che faccio utilizzare sempre ad inizio dei miei laboratori per scaldare la mano. Munita di forbici ed in fase di ritaglio comulsivo, ho notato però che alcuni di questi “scarti” prendevano nuova vita!

Il cambio di prospettiva e di angolazione nell’atto dello scomporre un’immagine fa vedere il mondo sotto una luce nuova, rendendendolo spesso e volentieri più interessante. Come succede nelle nostre vite, quando cambiamo il nostro punto di vista tutto si trasforma e a volte situazioni che ci apparivanonegative, convogliano in occasioni brillanti e in spunti di riflessione consistenti.

Quindi la prossima volta che hai un momento di sconforto, alzati e cambia posto e se è necessario cambialo ancora finchè l’immagine buia nella tua mente avrà acquistato nuova luce.

A presto,

un abbraccio caldo e rassicurante come l’arancio di cadmio,

Valentina, Seminatrice di Creatività